domenica 29 gennaio 2012

Chambar de los días Lunes



Chambar de los días Lunes ( Shambar)


Il Chambar è un piatto tipico di Trujillo, una  città al Nord del Perù. Ho fatto una ricerca sulla storia di questo piatto: è un piatto della cultura “ campesina”,  fatto con prodotti locali della terra. Viene preparato solo il Lunedì come augurio  di buon inizio settimana e di buoni raccolti, mi ha fatto venire in mente le lenticchie di Capodanno con lo zampone… il piatto che noi 
” usiamo”  per augurarci un buon anno ricco in ogni senso.
         Viene usato il  “trigo” cioè  il  grano, io ho usato il farro, un grano  duro antichissimo e dei  legumi  con della carne di maiale, come cotiche, pancetta con la cotica o costine.
Nei legumi usati ho facilitato il mio lavoro con dei fagioli, ceci, e piselli in scatola ben sgocciolati.
Le fave le ho trovate secche, allora le ho messe in ammollo con del bicarbonato tutta la notte. Alla mattina poi le ho preparate per la cottura togliendo l’occhio nero aiutandomi con un coltellino e le ho liberate dalla grossa buccia.

Ingredienti: per circa otto persone
250 gr. di  farro
150 gr. di fave secche, se le trovate decorticate meglio..altrimenti pazienza!
Una scatola di fagioli borlotti
Una scatola di ceci
Una scatola di piselli fini
Due tranci di pancetta affumicata fresca, circa 3 etti
Una grossa cipolla
Tre denti di aglio schiacciato per bene
Due cucchiaini di “ aji  amarillo “ in crema
Un cucchiaino di cumino in polvere
Due dadi da brodo, se volete..a me piace il loro sapore nella minestra.
Sale e pepe al gusto
 Per prima cosa in una pentola lessare le fave nude con la pancetta in trancio in acqua leggermente salata, quando sono quasi pronte si aggiunge il farro. Si assaggia ogni tanto e quando anche il farro è pronto, una trentina di minuti circa, si aggiungono gli altri legumi già pronti. Si mescola bene il tutto e si continua la cottura a fuoco lento mescolando spesso.
In una padella con poco olio extra vergine si rosola bene la cipolla  tritata fine con  l’aglio, si aggiunge l’aji in crema e il cucchiaino di comino, un cucchiaino di sale e una spolverata di pepe.
Si dora un po’ e poi si versa nella pentola con la minestra.
Si lascia insaporire poi  si  aggiunge del brodo di dado se risultasse troppo spessa.. correggere di sale se ne avesse bisogno.. si mangia calda.

 Davvero una zuppa squisita! Anzi deliziosa.. sono sicura che se amate i legumi ve ne innamorerete!




¡Provecho!


martedì 27 dicembre 2011

Pavo relleno de Navidad - tacchino ripieno di Natale

Pavo relleno de Navidad -tacchino ripieno di NATALE




Questa è una ricetta molto facile da preparare e il risultato sarà eccellente!

Serve un grosso petto di tacchino, sui 2 kg circa, tagliato dal macellaio a “ libro”.
Servono: pan grattato una tazza,
2 salsicce di maiale o pasta di salame, circa tre etti
2 uova,
un pugnetto di uvette,
il succo di una arancia,
una confezione di castagne lessate e pelate Life,   tritate
una confezione di prugne secche snocciolate e tritate di 250 gr
1 mela tagliata a cubetti piccoli
Un pugno di noci tritate
Sale, pepe, un paio di dadi da brodo, rosmarino, due denti di aglio tritati e due interi, olio anche di semi.
Preparazione:
Per prima cosa prepariamo il ripieno, in una terrina mettiamo : la salciccia o pasta di salame di maiale, le uova, il pane grattato, le uvette, il succo di arancia, le noci, le prugne, le castagne, la mela, l’aglio tritato, un po’ di pepe e sale, due bicchieri di vino bianco.
 Con un cucchiaio di legno mescoliamo bene, deve risultare un impasto morbido e umido.

Ora apriamo su un foglio di carta da forno il petto di tacchino bene appiattito e forma di libro: spalmiamo con la mano il ripieno  in modo da ricoprire la carne, lasciando libero  un po’ il bordo che chiuderemo.
Servendosi della carta da forno aiutiamoci a chiudere il rotolo di carne e leghiamolo con dello spago da cucina ben stretto.
In una padella larga che abbia anche il coperchio rosolare in olio caldo il rotolo di tacchino, che avrete  un po’ ingrassato con dell’olio o della margarina e cosparso di sale e pepe da tutte le parti, adagiare nella teglia dell’aglio intero e del rosmarino poi bagnare con il vino bianco e lasciare evaporare bene. Ora iniziare la cottura coprendo con il coperchio, aggiungere ogni tanto del brodo di dado. 
A cottura ultimata, togliere il rotolo dal fuoco e lasciarlo raffreddare prima di tagliare a fette. Il sugo di cottura va addensato, filtrato e servito in tavola in una coppetta.

Io  preparo questo rotolo di tacchino ogni Natale, da diversi anni.. ormai è una tradizione di famiglia: piace anche ai bambini perché è molto delicato: lo accompagno con delle patate al forno, molti lo servono con una purea di mele.. o con del pure di patate.

¡ Buen provecho y Feliz Navidad!





mercoledì 7 dicembre 2011

Arroz con pollo



Arroz con pollo



Ingredienti
5 cosce di pollo
Olio vegetale
Una cipolla tritata
3 denti di aglio tritati
Un cucchiaio di aji amarillo in crema
3 cucchiaini di culantro in crema

Una lattina di piselli fini
2 peperoni tagliati a cubetti piccoli, rosso o verde..
una lattina piccola di mais
Tre tazze di riso basmati o thai bonnet
Tre tazze di acqua bollente
una lattina di birra scura o doppio malto
Sale pepe

Preparazione
Friggere in abbondante olio le cosce di pollo , fino a dorarle: pungerle con una forchetta per vedere il punto di cottura. Ritirarle dall’olio e adagiarle in piatto.
In una teglia fare un soffritto con cipolla , aglio, aji e culantro.
Adesso aggiungere le cosce di pollo e continuare qualche minuto a dorarle nel soffritto. Toglierle un’altra volte  e rimetterle nel piatto che coprirete con dell’alluminio affinché restino calde.
Ora  aggiungere al soffritto  il riso, i piselli, i cubetti di peperone,  il mais, mescolare bene: aggiungere sale e pepe al gusto. Aggiungere la birra scura, lasciare che si assorba, poi l’acqua bollente e cuocere a fuoco basso per circa dieci minuti, fino a quando il riso è cotto al dente. Servire  il riso a forma di palla con una coscia di pollo posata al centro oppure sulla grande padella al centro della tavola..a voi la scelta.
Provecho

domenica 20 novembre 2011

Cau cau limeño




Cau cau limeño



adattamento alla ricetta di Francisca Baylon

Questo piatto criollo ha origini antiche, pre- colombine, che risalgono al tempo degli Incas..
Sull’origine del nome ci sono varie interpretazioni, sembra che la più autorevole sia quella dello storico ricercatore Raimondi di farlo derivare dal Quechua “ACACAU” che vuol dire  caldo caldo,  quanto scotta. Nei tempi passati solo i ricchi si potevano concedere pregiata carne di manzo.. ai più umili venivano concesse le frattaglie: con i giusti sapori , come quello della hierba buena  la trippa acquista un aroma speciale, tanto è che il Cau cau è considerato il piatto più amato dai limeñi.
L’aroma inconfondibile del Cau cau è dato dalla hierba buena, una pianta della famiglia della menta: in Italia troviamo la menta sativa.

Ingredienti:
1/2 kg di trippa
1 cucchiaio di aji amarillo con huacatay
1 cipolla grande tagliata a cubetti
½ kg di patate tagliate a cubetti
1 bustina di zafferano
Olio
6 denti di aglio schiacciati
3 cucchiai di prezzemolo tritato
Una tazza di pisellini fini
Sale pepe
Un bicchiere di latte
Menta fresca tritata o in polvere un cucchiaino.
Lavare la trippa di manzo in acqua calda , e poi lessarla alcuni minuti in acqua bollente. Buttare la prima acqua. In acqua salata , versare un bicchiere di latte e un cucchiaino di menta e cuocere la trippa una oretta fino a quando è tenera.
Scolarla ma tenere il brodo di cottura.
Fare un soffritto con cipolla, aglio e aji con huacatay, se lo trovate, altrimenti potete usare del peperoncino piccante in polvere e della menta in polvere o tritata.
Tagliate a pezzettini piccoli la trippa e friggerla qualche minuto nel soffritto. Ora si aggiungono le patate tagliate a cubetti, due tazze di brodo nel quale avete sciolto il palillo, o altrimenti una bustina di zafferano.
Si mescola bene, si aggiusta di sale e pepe, e per ultimi si aggiungono i piselli. Si cuoce ancora una ventina di minuti, se si asciugasse troppo aggiungete dell’altro  brodo di cottura.
Si serve con del riso cotto al vapore spolverando di prezzemolo tritato.


PROVECHO




martedì 1 novembre 2011

Ollita de Javier Yeyo





Ecco con cosa  si presenta ad pranzo  un amico che ti vuole bene..non con fiori o "pendejatitas" ...

ma con una ollita Yeyo style.

Ingredienti e preparazione assolutamente top secret..

made in Colombia.