Nelle nostre ricette latinoamericane moltissime volte usiamo il cumino in polvere. Ho voluto approfondire l'argomento e cercato di scoprire se questa spezia avesse anche delle proprietà benefiche per l'organismo. E' stato molto interessante scoprirne le molteplici virtù. Condivido il link del sito GreenMe che mi è piaciuto particolarmente per i contenuti sia salutisti che estetici.
"Il
cumino può essere annoverato tra gli alimenti a cui ricorrere per la
disintossicazione naturale dell'organismo, insieme ad altre spezie utili in
proposito, come zenzero, cannella, semi di finocchio, curcuma e pepe nero.
Il cumino
contribuisce ad aiutare l'organismo nell'assorbimento degli elementi nutritivi,
migliora la digestione e stimola le difese immunitarie. Il suo olio essenziale
è considerato benefico nel combattere le affezioni respiratorie. Al cumino
vengono attribuire proprietà anti-infiammatorie, che hanno motivato il suo
impiego tradizionale per dare sollievo in caso di problemi di stomaco e di
irritazioni della pelle.
I semi di
cumino vengono considerati una spezia dal potere riscaldante, adatta ad essere
utilizzata durante la stagione invernale. Il consumo di semi di cumino viene
considerato utile per contrastare i gonfiori addominali. Al cumino sono state,
infine, riconosciute, proprietà calmanti e sedative." GreeMe
Con lo slogan "semi nutrienti per un futuro sostenibile", l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2016 l'Anno Internazionale dei legumi. Il fine dell’iniziativa è sensibilizzazione e aumentare la consapevolezza dei molti vantaggi dei legumi, incrementarne la produzione e il commercio delle varietà tradizionali e incoraggiare utilizzi nuovi e più intelligenti lungo tutta la catena alimentare.
Accogliendo la suggestione lanciata dalla FAO, il MUSE ha allestito nella zona esterna alla sua struttura, nel parco condiviso con il Palazzo delle Albere, la mostra TUTTI I LEGUMI DEL MONDO, recentemente inaugurata con la semina di oltre 500 varietà di questi preziosi semi. Per far vivere gli orti - aperti tutti i giorni con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì e dalle 9.00 alle 19.00 nel weekend - e far apprezzare i diversi usi culinari di queste piante il museo propone, a partire dal mese di giugno, una serie di eventi e attività.
Grazie a Danilo Lupicino che mi ha suggerito questo simpatico video girato per le strade e al mercato dell'artigianato di Miraflores a Lima. Un giretto per Lima
Voglio ringraziare con tanto affetto i tre meravigliosi ragazzi che hanno organizzato l'evento "Cosa bolle in pentola" : disponibilità, precisione e passione per la cultura attraverso la cucina. Senza del loro prezioso aiuto non avrebbe avuto luogo e tanto meno successo l'incontro tra cucina e cultura del Perù di questa Domenica passata. Volevo fare un ulteriore elogio per la ciliegina sulla torta che ieri mi ha perfino commossa: la scelta di Massimiliano di chiudere il bellissimo incontro proponendo un video girato completamente in Perù e suonato da un Gruppo che si chiama Calle 13, ricchissimo di significato sociale, politico ma anche morale ed spirituale..qui il testo sia in spagnolo sia tradotto in italiano.. Un abbraccio e un sentito grazie ancora a tutto lo staff. Bacio
“Soy, soy lo que dejaron soy toda la sobra de lo que se robaron un pueblo escondido en la cima mi piel es de cuero por eso aguanta cualquier clima soy una fábrica de humo mano de obra campesina para tu consumo frente de frio en el medio del verano el amor en los tiempos del cólera, mi hermano el sol que nace y el día que muere con los mejores atardeceres.
Soy el desarrollo en carne viva un discurso político sin saliva las caras más bonitas que he conocido soy la fotografía de un desaparecido soy la sangre dentro de tus venas soy un pedazo de tierra que vale la pena soy una canasta con frijoles soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles soy lo que sostiene mi bandera la espina dorsal del planeta es mi cordillera soy lo que me enseño mi padre el que no quiere a su patria no quiere a su madre soy América latina un pueblo sin piernas pero que camina.
Tú no puedes comprar al viento tú no puedes comprar al sol tú no puedes comprar la lluvia tú no puedes comprar el calor tú no puedes comprar las nubes tú no puedes comprar los colores tú no puedes comprar mi alegría tú no puedes comprar mis dolores.
Tengo los lagos, tengo los ríos tengo mis dientes pa` cuando me sonrío la nieve que maquilla mis montañas tengo el sol que me seca y la lluvia que me baña un desierto embriagado con bellos de un trago de pulque para cantar con los coyotes, todo lo que necesito tengo mis pulmones respirando azul clarito la altura que sofoca soy las muelas de mi boca mascando coca el otoño con sus hojas desmalladas los versos escritos bajo la noche estrellada una viña repleta de uvas un cañaveral bajo el sol en Cuba soy el mar Caribe que vigila las casitas haciendo rituales de agua bendita el viento que peina mi cabello soy todos los santos que cuelgan de mi cuello el jugo de mi lucha no es artificial porque el abono de mi tierra es natural.
Tú no puedes comprar al viento tú no puedes comprar al sol tú no puedes comprar la lluvia tú no puedes comprar el calor tú no puedes comprar las nubes tú no puedes comprar los colores tú no puedes comprar mi alegría tú no puedes comprar mis dolores.
Você não pode comprar o vento você não pode comprar o sol você não pode comprar chuva você não pode comprar o calor você não pode comprar as nuvens você não pode comprar as cores você não pode comprar minha felicidade você não pode comprar minha tristeza
Tú no puedes comprar al sol tú no puedes comprar la lluvia (vamos dibujando el camino vamos caminando) no puedes comprar mi vida mi tierra no se vende.
Trabajo en bruto pero con orgullo aquí se comparte, lo mío es tuyo este pueblo no se ahoga con marullos y si se derrumba yo lo reconstruyo tampoco pestañeo cuando te miro para q te acuerdes de mi apellido la operación cóndor invadiendo mi nido ¡Perdono pero nunca olvido!
(Vamos caminando) aquí se respira lucha (vamos caminando) yo canto porque se escucha.
Aquí estamos de pie ¡Que viva Latinoamérica!
No puedes comprar mi vida”.
—————————————————-
Traduzione.
“Sono, sono quel che han lasciato sono tutti gli avanzi di ciò che hanno rubato un popolo nascosto sulla cima la mia pelle è di cuoio per questo resiste a qualunque clima sono una fabbrica di fumo manodopera contadina per il tuo consumo fronte freddo nel mezzo dell’estate l’amore ai tempi del colera, fratello mio il sole che nasce e il giorno che muore con i migliori tramonti
Sono lo sviluppo in carne viva un discorso politico senza saliva i visi più belli che abbia mai visto sono la fotografia di un desaparecido sono il sangue dentro alle tue vene sono un pezzo di terra che vale la pena sono un cestino di fagioli sono Maradona contro l’Inghilterra che fa due gol sono ciò che tiene su la mia bandiera la spina dorsale del pianeta è la mia cordigliera sono quello che mi ha insegnato mio padre quello che non ama la sua patria e non ama sua madre sono l’America Latina un popolo senza gambe ma che cammina
Tu non puoi comprare il vento tu non puoi comprare il sole tu non puoi comprare la pioggia tu non puoi comprare il calore tu non puoi comprare le nuvole tu non puoi comprare i colori tu non puoi comprare la mia allegria tu non puoi comprare i miei dolori.
Ho i laghi, ho i fiumi ho i miei denti per quando sorrido la neve che trucca le mie montagne ho il sole che mi asciuga e la pioggia che mi bagna un deserto ubriaco di peyote un sorso di pulque per cantare con i coyotes tutto ciò di cui ho bisogno ho i polmoni che respirano l’azzurro chiaro
L’altitudine che soffoca sono i molari della mia bocca che masticano coca l’autunno con le sue foglie sfilacciate una vigna strapiena d’uva un canneto sotto il sole di Cuba sono il Mar dei Caraibi che vigila sulle casette facendo rituali con l’acqua benedetta il vento che mi pettina i capelli sono tutti i santi che che mi tengo appesi al collo il succo della mia lotta non è artificiale perché il concime della mia terra è naturale
Tu non puoi comprare il vento tu non puoi comprare il sole tu non puoi comprare la pioggia tu non puoi comprare il calore tu non puoi comprare le nuvole tu non puoi comprare i colori tu non puoi comprare la mia allegria tu non puoi comprare i miei dolori.
Tu non puoi comprare il sole tu non puoi comprare la pioggia (tracciamo il cammino, continuiamo a camminare) non puoi comprare la mia vita la mia terra non si vende
Lavoro duro ma con orgoglio qui si condivide, ciò che è mio è tuo questo popolo non affoga con una mareggiata e se crolla io lo ricostruisco e non ammicco quando ti guardo per farti ricordare il mio cognome l’Operazione Condor, invadendo il mio nido perdono ma non dimentico mai! (continuiamo a camminare) qui si respira la lotta (continuiamo a camminare) io canto perché di sente qui stiamo in piedi viva Latinoamerica! Non puoi comprare la mia vita”.
Voglio
ringraziare con tanto affetto i tre meravigliosi ragazzi che hanno
organizzato l'evento "Cosa bolle in pentola" : disponibilità,
precisione e passione per la cultura attraverso la cucina. Senza del
loro prezioso aiuto non avrebbe avuto luogo e tanto meno successo
l'incontro tra cucina e cultura del Perù di questa Domenica passata. Volevo
fare un ulteriore elogio per la ciliegina sulla torta che ieri mi ha
perfino commossa: la scelta di Massimiliano di chiudere il
bellissimo incontro proponendo un video girato completamente in Perù
e suonato da un Gruppo che si chiama Calle 13, ricchissimo di
significato sociale, politico ma anche morale ed spirituale..qui il
testo sia in spagnolo sia tradotto in italiano.. Un
abbraccio e un sentito grazie ancora a tutto lo staff. Bacio
“Soy,
soy lo que dejaron soy toda la sobra de lo que se robaron un
pueblo escondido en la cima mi piel es de cuero por eso aguanta
cualquier clima soy una fábrica de humo mano de obra campesina
para tu consumo frente de frio en el medio del verano el amor
en los tiempos del cólera, mi hermano el sol que nace y el día
que muere con los mejores atardeceres.
Soy el
desarrollo en carne viva un discurso político sin saliva las
caras más bonitas que he conocido soy la fotografía de un
desaparecido soy la sangre dentro de tus venas soy un pedazo de
tierra que vale la pena soy una canasta con frijoles soy
Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles soy lo que
sostiene mi bandera la espina dorsal del planeta es mi
cordillera soy lo que me enseño mi padre el que no quiere a su
patria no quiere a su madre soy América latina un pueblo sin
piernas pero que camina.
Tú no
puedes comprar al viento tú no puedes comprar al sol tú no
puedes comprar la lluvia tú no puedes comprar el calor tú no
puedes comprar las nubes tú no puedes comprar los colores tú
no puedes comprar mi alegría tú no puedes comprar mis dolores.
Tengo
los lagos, tengo los ríos tengo mis dientes pa` cuando me
sonrío la nieve que maquilla mis montañas tengo el sol que me
seca y la lluvia que me baña un desierto embriagado con
bellos de un trago de pulque para cantar con los coyotes, todo lo
que necesito tengo mis pulmones respirando azul clarito la
altura que sofoca soy las muelas de mi boca mascando coca el
otoño con sus hojas desmalladas los versos escritos bajo la noche
estrellada una viña repleta de uvas un cañaveral bajo el sol
en Cuba soy el mar Caribe que vigila las casitas haciendo
rituales de agua bendita el viento que peina mi cabello soy
todos los santos que cuelgan de mi cuello el jugo de mi lucha no
es artificial porque el abono de mi tierra es natural.
Tú no
puedes comprar al viento tú no puedes comprar al sol tú no
puedes comprar la lluvia tú no puedes comprar el calor tú no
puedes comprar las nubes tú no puedes comprar los colores tú
no puedes comprar mi alegría tú no puedes comprar mis dolores.
Você
não pode comprar o vento você não pode comprar o sol você
não pode comprar chuva você não pode comprar o calor você
não pode comprar as nuvens você não pode comprar as cores você
não pode comprar minha felicidade você não pode comprar minha
tristeza
Tú no
puedes comprar al sol tú no puedes comprar la lluvia (vamos
dibujando el camino vamos caminando) no puedes comprar mi
vida mi tierra no se vende.
Trabajo
en bruto pero con orgullo aquí se comparte, lo mío es tuyo este
pueblo no se ahoga con marullos y si se derrumba yo lo
reconstruyo tampoco pestañeo cuando te miro para q te acuerdes
de mi apellido la operación cóndor invadiendo mi nido ¡Perdono
pero nunca olvido!
(Vamos
caminando) aquí se respira lucha (vamos caminando) yo canto
porque se escucha.
Aquí
estamos de pie ¡Que viva Latinoamérica!
No
puedes comprar mi vida”.
—————————————————-
Traduzione.
“Sono,
sono quel che han lasciato sono tutti gli avanzi di ciò che hanno
rubato un popolo nascosto sulla cima la mia pelle è di
cuoio per questo resiste a qualunque clima sono una fabbrica di
fumo manodopera contadina per il tuo consumo fronte freddo nel
mezzo dell’estate l’amore ai tempi del colera, fratello mio il
sole che nasce e il giorno che muore con i migliori tramonti
Sono
lo sviluppo in carne viva un discorso politico senza saliva i
visi più belli che abbia mai visto sono la fotografia di un
desaparecido sono il sangue dentro alle tue vene sono un pezzo
di terra che vale la pena sono un cestino di fagioli sono
Maradona contro l’Inghilterra che fa due gol sono ciò che tiene
su la mia bandiera la spina dorsale del pianeta è la mia
cordigliera sono quello che mi ha insegnato mio padre quello
che non ama la sua patria e non ama sua madre sono l’America
Latina un popolo senza gambe ma che cammina
Tu non
puoi comprare il vento tu non puoi comprare il sole tu non puoi
comprare la pioggia tu non puoi comprare il calore tu non puoi
comprare le nuvole tu non puoi comprare i colori tu non puoi
comprare la mia allegria tu non puoi comprare i miei dolori.
Ho i
laghi, ho i fiumi ho i miei denti per quando sorrido la neve
che trucca le mie montagne ho il sole che mi asciuga e la
pioggia che mi bagna un deserto ubriaco di peyote un sorso di
pulque per cantare con i coyotes tutto ciò di cui ho
bisogno ho i polmoni che respirano l’azzurro chiaro
L’altitudine
che soffoca sono i molari della mia bocca che masticano
coca l’autunno con le sue foglie sfilacciate una vigna
strapiena d’uva un canneto sotto il sole di Cuba sono il Mar
dei Caraibi che vigila sulle casette facendo rituali con l’acqua
benedetta il vento che mi pettina i capelli sono tutti i santi
che che mi tengo appesi al collo il succo della mia lotta non è
artificiale perché il concime della mia terra è naturale
Tu non
puoi comprare il vento tu non puoi comprare il sole tu non puoi
comprare la pioggia tu non puoi comprare il calore tu non puoi
comprare le nuvole tu non puoi comprare i colori tu non puoi
comprare la mia allegria tu non puoi comprare i miei dolori.
Tu non
puoi comprare il sole tu non puoi comprare la pioggia (tracciamo
il cammino, continuiamo a camminare) non puoi comprare la mia
vita la mia terra non si vende
Lavoro
duro ma con orgoglio qui si condivide, ciò che è mio è
tuo questo popolo non affoga con una mareggiata e se crolla io
lo ricostruisco e non ammicco quando ti guardo per farti
ricordare il mio cognome l’Operazione Condor, invadendo il mio
nido perdono ma non dimentico mai! (continuiamo a
camminare) qui si respira la lotta (continuiamo a camminare) io
canto perché di sente qui stiamo in piedi viva
Latinoamerica! Non puoi comprare la mia vita”.